Il ruolo delle credenze nella sessualità

A volte, l’ostacolo principale a una sessualità piacevole è semplicemente un muro di pensieri.

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14 marzo 2025

La maggior parte di noi si ritrova a vivere la sessualità con un sacco di pensieri che si mettono in mezzo tra noi e il nostro benessere. I pensieri possono essere molto diversi:

  • preoccupazioni della vita
  • liste di cose che dobbiamo fare
  • pensieri sulla prestazione e di come saremo nel rapporto
  • pensieri di come appariremo e come verremo percepitə durante il rapporto

L’origine dei pensieri può essere molto pratica, come nel caso delle cose da fare, ma può avere anche un’origine più profonda e culturale.

Questi sono pensieri che determinano più cosa è giusto e cosa no. Possiamo avere nella nostra mente frasi come “Il sesso anale è una cosa da poco di buono”, “Come donna devi sempre essere bella e contenuta, anche durante un orgasmo”, “Il sesso è penetrativo”.

Tutti questi pensieri ci portano spesso a non concentrarci sulle nostre sensazioni, e a interferire con l’eccitazione e il desiderio, e quindi con il piacere sessuale.

Pensare e percepire non devono essere due momenti staccati durante un rapporto sessuale. Ma riuscire a staccarsi dai pensieri negativi e a concentrarsi più sulle sensazioni sensuali e sessuali, può sicuramente rendere il sesso più intimo e piacevole.

Uno spettatore nella propria vita

Quello che succede spesso, altrimenti, è di sentirsi come uno spettatore della propria vita.

Quando succede, non riusciamo a goderci completamente un rapporto sessuale perché siamo troppo vigili e coscienti. Ci concentriamo poco sulle sensazioni che proviamo, e siamo estremamente attentə a osservare la situazione, a giudicarla, e a giudicarci.

Un altro caso, sopratutto per chi ha spesso rapporti dolorosi, è che si crei un collegamento indissolubile tra rapporto sessuale e dolore, entrando quindi in un circolo vizioso dove la memoria e i pensieri si muovono più velocemente delle sensazioni e ci portano a prepararci a qualcosa che sappiamo potrà essere doloroso.

Questo circolo vizioso è chiamato Fear-Avoidance Model: si prova del dolore in una certa situazione, quando quella situazione si ripresenta si ha paura del dolore, si è quindi ipervigili per fare attenzione che quella situazione non si ripresenti, si evita la situazione e si continua ad avere paura.

Come si può uscire da questo loop?

Un buon aiuto è allenare la nostra capacità di sentire più le sensazioni e meno i pensieri, ed è proprio questo l’obiettivo delle nostre sessioni.

Non è sempre facile, i pensieri possono portarci da un’altra parte, ma come umani abbiamo la capacità di notare i pensieri e vedere dove vanno. La prima cosa da fare è notare cosa stiamo pensando, e poi direzionare il nostro pensiero su quello che vogliamo, come provare a mettere l’attenzione sulle sensazioni piacevoli.

Durante questo percorso insieme alleniamo molto questa capacità, ma vogliamo rassicurarti su una cosa: non sei assolutamente l’unica persona ad avere dei pensieri negativi sulla sessualità, e questa cosa se vuoi può cambiare.

Da dove partire

Ecco dei semplici passi:

  1. Rimetti al centro una sessualità fatta di piacere. La misura del benessere sessuale di una persona è il piacere, cioè quanto ti piace quello che stai facendo -  e non quanto sesso fai, con chi, in che modo, o se in modo penetrativo. Scopri quello che ti dà piacere.
  2. Lavora sulla tua risposta al dolore. Apprendere tecniche di mindfulness, per esempio, può aiutare a coltivare un approccio “decentrato” dai propri pensieri.
  3. Stai nel momento presente: è importate vivere nel momento, non farsi intrappolare in distrazioni o pensieri che vogliono prendersi troppo spazio - come la paura o l’essere vigile.

Allenare queste competenze permette di essere più in connessione con il proprio corpo e di dare ascolto alle varie sensazioni. Ha un impatto significativo sulla struttura del nostro cervello e si sta indagando molto addirittura su come cambi i meccanismi di dolore.