Spirale intrauterina (IUD): guida completa

Rebecca Degliuomini
Ginecologa specializzata in dolore pelvico

5 minuti

6 luglio 2025

La spirale intrauterina, nota anche come IUD (Intrauterine Device), è un piccolo dispositivo a forma di T realizzato in plastica e, in alcune versioni, rivestito di rame. Viene inserita direttamente nell’utero da una ginecologa e rappresenta uno dei metodi contraccettivi più efficaci, reversibili e di lunga durata disponibili oggi. Oltre alla prevenzione della gravidanza, in alcuni casi la spirale può essere utilizzata per gestire specifiche condizioni ginecologiche.

Come funziona la spirale intrauterina

Esistono due principali tipi di IUD, che agiscono in modo differente:

  • Spirale ormonale: rilascia un progestinico (simile al progesterone naturale) che ispessisce il muco cervicale impedendo il passaggio degli spermatozoi, rallenta la loro mobilità e assottiglia l’endometrio, riducendo così le possibilità di impianto di un ovulo.
  • Spirale al rame: priva di ormoni, sfrutta le proprietà del rame per creare un ambiente tossico per gli spermatozoi, inibendo la fecondazione. Rispetto al modello ormonale, la spirale al rame ha un’efficacia contraccettiva leggermente inferiore e non apporta benefici aggiuntivi (ad esempio la riduzione del sanguinamento mestruale). Per questo motivo, benché rimanga un’ottima scelta per chi desidera un metodo “naturale” senza ormoni, viene prescritta meno di frequente rispetto alla IUD a rilascio di progestinico.

Entrambi i tipi garantiscono un’efficacia contraccettiva superiore al 99%, con alcune versioni che durano fino a 12 anni. L’effetto è completamente reversibile: dopo la rimozione della spirale, la fertilità ritorna rapidamente.

Indicazioni e usi terapeutici

Oltre a essere una valida soluzione contraccettiva a lungo termine, la spirale ormonale è spesso consigliata anche a chi soffre di patologie ginecologiche come endometriosi, dismenorrea (mestruazioni molto dolorose), adenomiosi, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e cicli mestruali abbondanti o irregolari.

In questi casi, la versione ormonale dell’IUD può avere un effetto terapeutico importante: riduce lo spessore dell’endometrio, diminuendo la quantità di sanguinamento; modula la frequenza dell’ovulazione e calma l’infiammazione cronica a livello uterino. Questo si traduce in una significativa riduzione del dolore pelvico, dei crampi e dei sanguinamenti eccessivi, migliorando sensibilmente la qualità della vita. Inoltre, rappresenta un’opzione valida per chi preferisce evitare l’assunzione di ormoni per via sistemica (come la pillola) o chi necessita di un metodo a lunga durata senza gestione quotidiana.

Perché la spirale ormonale è diversa dalla pillola

La spirale ormonale offre un approccio contraccettivo totalmente distinto dalla pillola combinata grazie a un rilascio locale e continuativo di progestinico che elimina le fluttuazioni ormonali sistemiche e i molteplici effetti collaterali legati agli estrogeni.

In particolare:

  • Nessun estrogeno: evita secchezza vaginale, alterazioni dei recettori vulvari/vaginali/vescicali e i tipici sintomi estrogenici.
  • Zero “stato menopausale” indotto: non provoca vampate, sbalzi d’umore o calo di libido.
  • Assenza di effetti collaterali “nascosti”: riduce mal di testa, gonfiore e sbalzi d’umore spesso trascurati con la pillola.
  • Protezione locale e continua: il progestinico agisce direttamente in utero, aumentando l’efficacia contraccettiva e riducendo il rischio di errore d’assunzione.
  • Durata e convenienza: fino a 3/5 anni di copertura senza dosi quotidiane, con un rapporto costo‑beneficio nettamente migliore rispetto alla terapia estro‑progestinica.

In sintesi, la spirale ormonale combina massima efficacia, minori effetti collaterali e maggiore praticità rispetto alla pillola combinata.

Inserimento e tempistiche

L’inserimento della spirale avviene in ambulatorio ed è una procedura rapida, che dura pochi minuti. L’esperienza varia da persona a persona: alcune sentono solo un lieve fastidio, mentre altre possono avvertire crampi intensi, nausea o vertigini. Il dolore è influenzato da fattori individuali come la soglia del dolore, la conformazione del collo uterino e precedenti parti vaginali. Per questo è possibile assumere un antidolorifico o richiedere un anestetico locale o gas esilarante per attenuare il disagio.

La spirale al rame è efficace immediatamente dopo l’inserimento, mentre quella ormonale garantisce protezione contraccettiva completa solo se inserita entro i primi 7 giorni del ciclo mestruale; in caso contrario, è consigliabile utilizzare un metodo barriera nei primi giorni.

Cosa aspettarsi dopo l’inserimento

Nei giorni successivi all’inserimento è comune avvertire:

  • Crampi e mal di schiena
  • Spotting o flusso mestruale irregolare
  • Sensazione di peso o pressione nel basso ventre

Questi sintomi tendono a risolversi spontaneamente entro pochi giorni o settimane. In particolare, spotting e flussi irregolari possono persistere per 3-6 mesi, soprattutto con la spirale ormonale. È utile avere a portata di mano antidolorifici, una borsa dell’acqua calda e assorbenti leggeri.

Rischi e controindicazioni

Le complicanze sono rare ma possibili e comprendono:

  • Infezioni: rischio più elevato nei primi 20 giorni dopo l’inserimento, poi molto basso
  • Espulsione: più frequente in donne che non hanno mai partorito o che usano la coppetta mestruale
  • Perforazione uterina: evento estremamente raro (1-2 casi ogni 1.000 inserimenti)

Sono controindicazioni all’uso della spirale:

  • Gravidanza in corso
  • Infezioni ginecologiche recenti
  • Alcune malattie ematiche o metaboliche (es. morbo di Wilson)
  • Allergia al rame (per la spirale al rame)
  • Tumori ginecologici
  • Storia di cancro al seno (per la spirale ormonale)

Rimozione, sostituzione ed emergenze

La spirale può essere rimossa in qualsiasi momento da una ginecologa. Le durate consigliate variano a seconda del tipo di spirale. Di seguito alcuni esempi a puro scopo esemplificativo:

  • ParaGard (rame): fino a 10-12 anni
  • Mirena, Liletta (ormonali): fino a 8 anni
  • Kyleena: 5 anni
  • Skyla o Jaydess: 3 anni

La rimozione è una procedura veloce e generalmente meno dolorosa dell’inserimento. Se necessario, si può inserire una nuova spirale nella stessa seduta.

È importante rivolgersi a una ginecologa se si riscontrano:

  • Fili della spirale più corti o più lunghi del solito
  • Dolori intensi, febbre o perdite vaginali insolite
  • Sensazione che il dispositivo si sia spostato o espulso
  • Dolore durante i rapporti o sanguinamenti anomali
  • Rapporti a rischio con possibile gravidanza

Alcune note importanti

  • La spirale non protegge dalle infezioni sessualmente trasmissibili (IST)
  • È il metodo contraccettivo di emergenza più efficace se usato entro 5 giorni da un rapporto non protetto
  • Non richiede preparazioni particolari prima dei rapporti né assunzione quotidiana di farmaci
  • Dopo la rimozione, si può tentare una gravidanza senza tempi di attesa

Fonti

  • Ministero della Salute - Contraccezione e IUD
  • Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - Contraccezione
  • NHS UK - Spirale intrauterina (IUD)
  • American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) - LARC: Implants and IUDs
  • Mayo Clinic - IUD: What to expect
  • Primo piano di Luca Bello
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