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20 giugno 2025
L’Escherichia coli è un batterio normalmente presente nell’intestino umano, dove svolge funzioni utili come aiutare la digestione e proteggere da altri microrganismi. La maggior parte dei ceppi è innocua, ma alcuni possono causare infezioni se raggiungono zone diverse dall’intestino, come le vie urinarie o la vagina.
Quando questo batterio provoca un’infezione, i sintomi più comuni sono:
Nel caso di infezione vaginale, i sintomi possono includere prurito, secrezioni anomale e dolore nei rapporti, anche se questa situazione è meno frequente rispetto alle infezioni urinarie.
La vicinanza anatomica tra ano, vagina e uretra facilita il passaggio di Escherichia coli dall’intestino alla vagina, soprattutto durante l’igiene personale o i rapporti sessuali. In condizioni normali, la flora vaginale è dominata da lattobacilli che mantengono un ambiente acido e protettivo. Se questo equilibrio si altera (per esempio per antibiotici, stress, igiene scorretta o cambiamenti ormonali), il batterio può colonizzare la vagina più facilmente.
Quando si eseguono esami come urinocoltura o tampone vaginale, è frequente trovare tracce di Escherichia coli anche in assenza di sintomi. Questo può dipendere da una semplice colonizzazione temporanea o da contaminazione del campione durante la raccolta, e non sempre indica una vera infezione.
La diagnosi di un’infezione da Escherichia coli si basa su:
In caso di sintomi persistenti o atipici, è importante escludere altre cause come infezioni a trasmissione sessuale, infezioni da altri batteri o disturbi non infettivi (ad esempio ipertono pelvico).
Molte persone con dolore pelvico, infezioni ricorrenti o dolore durante i rapporti sessuali ricevono una diagnosi di “infezione da Escherichia coli” solo perché il batterio è stato trovato nei test. Tuttavia, spesso la vera causa dei sintomi è un’altra: ad esempio, l’ipertono del pavimento pelvico (muscoli troppo contratti), alterazioni nervose o altre condizioni ginecologiche.
La ricerca mostra che la colonizzazione vaginale e urinaria da parte di questo batterio può essere intermittente e asintomatica. In questi casi, trattare solo il batterio con antibiotici può non risolvere il problema e portare a inutili recidive.
Per distinguere una vera infezione da una semplice presenza del batterio, è importante:
Come abbiamo detto, l’Escherichia coli si trasmette principalmente attraverso il contatto con feci infette, sia direttamente (contatto oro-fecale o genitale-fecale) sia indirettamente tramite cibo, acqua o superfici contaminate. Nelle infezioni urinarie e vaginali, il passaggio più comune avviene per la vicinanza tra ano, vagina e uretra, facilitato da un'igiene personale sub ottimale o da rapporti sessuali.
Inoltre, nelle situazioni in cui la permeabilità intestinale risulta compromessa, viene favorito l’ingresso di batteri od opportunisti nel flusso ematico, nella vagina e nella vescica: ciò facilita contaminazioni sia della vescica (UTI/cistiti) che della vagina (disbiosi, vaginiti). Le situazioni in cui la permeabilità intestinale sono compromesse possono essere:
La prevenzione si basa su alcune semplici regole:
In generale, mantenere una buona salute intestinale è fondamentale per evitare contaminazione da Escherichia Coli. In tutte le situazioni di colon irritabile, diarrea, intolleranze, può essere utile riferirsi a unə specialista per migliorare la salute intestinale e, di riflesso, quella vescicale e vaginale.
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