Cos’è la cistite?
La cistite è un’infiammazione della vescica e delle vie urinarie. Nella maggioranza dei casi è originata da batteri ma può avere anche altre cause. Colpisce prevalentemente chi ha un corpo con una vulva. Può essere acuta o può cronicizzarsi.
La cistite colpisce almeno una volta nella vita il 30% delle persone che hanno una vulva. Al contrario di quello che si pensa non è una questione solo “femminile”, anche il 12% della popolazione con un pene ne soffre almeno una volta nella vita. Colpisce soprattutto chi è in età fertile, ma può colpire anche in età infantile o più avanzata. É la seconda malattia infettiva più diffusa dopo le infezioni respiratorie (come raffreddore o influenza). Se non trattata subito e bene può portare a cronicità; se cronica, diventa più difficile liberarsene.
Quali sono i sintomi della cistite?
I sintomi possono variare molto e dipendono da persona a persona, tra questi:
- Bisogno di fare spesso pipì ma farne poca
- Dolore o bruciore quando si fa pipì
- Sensazione di non svuotare completamente la vescica dopo la pipì
- Dolore nell’area della vescica (sopra il pube)
- Sangue nelle urine
Se ti rivedi in questi sintomi, è importante investigare se è in corso una cistite. Capire inoltre quali sono le cause della propria cistite è fondamentale per intraprendere la terapia adatta ed evitare di peggiorare la situazione.
Cosa causa la cistite?
La cistite può essere di vari tipi in base alle cause:
🦠 Cistite batterica: è il tipo più comune. La causa è un’infezione della vescica causata dalla presenza di batteri nella pipì. Può essere provocata anche da funghi, virus e germi meno comuni, ma i batteri sono di gran lunga i maggiori responsabili (quello più frequente è l’Escherichia Coli).
🧘 Cistite abatterica: l’infiammazione delle vie urinarie non nasce sempre dai batteri. Altre cause sono: urine troppo acide, aspetti legati all’alimentazione e all’idratazione, cause “meccaniche” come lo sfregamento da penetrazione.
💧 Cistite interstiziale: fa parte della “sindrome della vescica dolorosa”. I sintomi sono simili a quelli di una cistite cronica, ma l’urinocoltura risulta sempre negativa e non ci sono batteri nelle urine. I sintomi possono peggiorare se la persona sviluppa anche una cistite batterica. Può coesistere con la vulvodinia e con il dolore pelvico cronico. È una patologia ancora poco compresa dalla medicina. Gli studi scientifici non hanno identificato una causa specifica; un'ipotesi accreditata è che abbia a vedere con il sistema immunitario e con una infiammazione cronica, che rende l’epitelio (ovvero il rivestimento della vescica) più permeabile a sostanze tossiche.
💕 Cistite postcoitale: avviene nelle 24–72 ore dopo un rapporto sessuale penetrativo. È dovuta allo strofinamento meccanico a cui vulva, uretra e vagina sono sottoposte durante il rapporto. Le micro-lesioni danno spazio a batteri che generano dolore, bruciore, urgenza di fare pipì frequentemente, sensazione di un peso sulla vescica e, nel giro di pochi giorni, cistite. Le cause sono nella maggior parte dei casi una lubrificazione insufficiente durante il rapporto e un ipertono del pavimento pelvico.
Come si diagnostica la cistite?
La diagnosi della cistite viene fatta passo per passo, per capire quale tipo di causa sia all'origine dell'infiammazione. Spesso una figura sanitaria chiede di svolgere le analisi delle urine e l'urinocoltura per capire se c'è un agente patogeno nelle vie urinarie. Se i risultati di queste analisi sono negative, la causa va cercata altrove. Una valutazione del pavimento pelvico può essere svolta in questo caso per capire lo stato della muscolatura dell'apparato urogenitale.
Ci sono alcune patologie caratterizzate da dolore pelvico cronico, che hanno dei sintomi in comune con la cistite ma non lo sono. Si tratta di vulvodinia, ipertono del pavimento pelvico, endometriosi o neuropatia del pudendo. Sono condizioni che a volte coesistono nella stessa persona. Il rischio di una diagnosi errata è che non si segua una cura appropriata e quindi che i sintomi peggiorino e la condizione si cronicizzi.
Come si cura la cistite?
La cistite va curata in modo diverso in base alla sua causa. In generale
- Per cistite batterica: Una volta scoperto il batterio esatto tramite l’esame dell’urinocultura, la figura medica che ti sta seguendo ti prescriverà antibiotici mirati. Di frequente viene consigliato anche l’uso di integratori come il D-Mannosio, uno zucchero molto utile nel trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie. Ma attenzione: così risolverai l’infiammazione, ma non le cause. Per queste, dovrai fare attenzione alle tue abitudini igieniche, nutrizionali e quotidiane.
- Per cistite abatterica: Si può curare con un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico o modifiche dello stile di vita.
- Per cistite intestiziale: Si cura con farmaci (alcuni dei quali si usano direttamente dentro la vescica), fisioterapia e metodica TENS. In alcuni casi si usa la tossina botulinica, iniettata direttamente nella parete della vescica per calmare gli spasmi.
- Per cistite post-coitale: Ci sono diversi modi per curare e prevenire future infiammazioni :
- Fare una valutazione al pavimento pelvico per capire se si soffre di ipertono e nel caso intervenire con la riabilitazione
- Aumentare il tempo dedicato alle fasi pre-penetrazione (quelli che un tempo si chiamavano preliminari) durante il rapporto per avere una lubrificazione maggiore
- Lavorare sulla consapevolezza del proprio corpo e sulla capacità di rilassarlo
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno
- In passato si diceva che le cistiti postcoitali possono essere prevenute facendo pipì subito dopo il rapporto, ma non è detto che questo sia sufficiente per evitarle.
Qualunque sia la causa della tua cistite, ci sono delle buone abitudini che possono fare la differenza per le tue vie urinarie. Eccone alcune:
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, per ripulire la vescica
- Fare sempre la pipì quando si ha lo stimolo (e comunque almeno una volta ogni due ore, non trattenere le urine)
- Utilizzare un detergente intimo adatto a noi, meglio se concordato con lə speciasta
- Avere un’alimentazione sana — ovvero varia e meno raffinata possibile
- Regolarizzare l’intestino, integrando nella dieta fibre, legumi e cereali
- Ripristinare la flora batterica con fermenti lattici
- In presenza di ipertono, rilassare la muscolatura pelvica contratta con il supporto di ostetriche o fisioterapistə specializzatə in riabilitazione del pavimento pelvico
Spesso per la cura della cistite, vengono prescritti antibiotici, indipendentemente che la cistite sia batterica o abatterica. Nel 2019 l’Agenzia Italiana del Farmaco ha diffuso un comunicato ufficiale per segnalare gli effetti collaterali dei fluorochinoloni (come il Ciproxin o il Levoxacin), antibiotici usati spesso per la cistite: tra le reazioni anche danni al sistema muscoloscheletrico e neuropatie. Quindi è stato consigliato utilizzare questi antibiotici solo per casi gravi e non per cistiti ricorrenti, post coitali o abatteriche e solo laddove non esistano alternative antibiotiche.
Fonti
- Clemens, J. Q., Erickson, D. R., Varela, N. P., & Lai, H. H. (2022). Diagnosis and treatment of Interstitial Cystitis/Bladder Pain Syndrome. The Journal of Urology.
- Mancuso, G., Midiri, A., Gerace, E., Marra, M., Zummo, S., & Biondo, C. (2023). Urinary Tract Infections: The Current Scenario and Future Prospects. Pathogens.
- Bogart, L. M., Berry, S. H., & Clemens, J. Q. (2007). Symptoms of interstitial cystitis, Painful bladder syndrome and similar diseases in Women: a Systematic review. The Journal of Urology.