Sindrome dell'ovaio policistico

Disturbo endocrino caratterizzato irregolarità mestruali, cisti ovariche e eccessiva produzione di androgeni.

Una donna in età fertile su 10 vive con la sindrome dell'ovaio policistico

Questo significa 1.151.830 persone, soltanto in Italia.

Fonte: WHO, 2025

Cos’è la sindrome della sindrome dell'ovaio policistico?

Soffri di cicli irregolari che non sai spiegarti? Magari hai già sentito parlare di sindrome dell’ovaio policistico. Qui ti spieghiamo tutto quello che devi sapere al riguardo.

La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo endocrino che è caratterizzato da irregolarità mestruali, eccessiva produzioni di ormoni androgeni e ovaie policistiche. La sindrome è anche accorciata dalla sigla PCOS, dall’inglese polycystic ovary syndrome.

Il termine “ovaio policistico” viene spesso usato come sinonimo della sindrome. È importante però fare una distinzione al riguardo: avere le ovaie policistiche non significa avere anche la sindrome dell’ovaio policistico. Le ovaie policistiche sono un aspetto della sindrome, che è una patologia che si estende al di fuori degli organi riproduttivi.

A causa della presenza di diverse linee guida per diagnosticare la sindrome, le stime sulla prevalenza di questa condizione variano molto. Nonostante questo, studi hanno dimostrato che la sindrome affligge dal 10% al 15% della popolazione femminile in età riproduttiva. Facendo un calcolo veloce, questo vorrebbe dire che più di un milione di persone in Italia potrebbero avere la sindrome dell’ovaio policistico. Ricordiamo che solitamente stime del genere tendono a essere sottostimate, in quanto alcunə pazientə non vengono mai diagnosticate.

Quali sono i sintomi della sindrome dell'ovaio policistico?

Le persone affette dalla sindrome dell’ovaio policistico possono presentare un insieme di sintomi diversi. Per questo motivo, la sindrome si può manifestare in modi differenti da persona a persona, in base alla combinazione dei sintomi e la loro intensità. I sintomi più comuni sono:

  • Mestruazioni assenti o irregolari, al di fuori dei 21-35 giorni di una mestruazione normale
  • Ovaie con morfologia policistica, ovvero con presenza di diversi follicoli non maturati correttamente
  • Infertilità
  • Irsutismo, ovvero crescita eccessiva di peli in zone come la faccia, lo stomaco e la schiena
  • Acne
  • Perdita di capelli
  • Aumento di peso
  • Obesità
  • Acanthosis nigricans, cioè aree di pelle scura e inspessita
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Cosa causa la sindrome dell'ovaio policistico?

Le cause della sindrome dell’ovaio policistico non sono ancora molto chiare. In seguito a diversi studi scientifici, ora si sa che la sindrome ha cause multifattoriali, tra cui:

  • Cause genetiche: alcuni studi hanno dimostrato che chi ha un parente di primo grado con la sindrome, ha una più alta probabilità di svilupparla a causa di una predisposizione genetica. Rimane poco chiaro quali geni contribuiscano allo sviluppo della sindrome, ma l'ipotesi principale al momento suggerisce che la predisposizione sia multi-genetica, ovvero causata da più geni.
  • Cause endocrine: le persone con la sindrome producono livelli elevati di ormoni androgeni, come il testosterone. L'elevata presenza di androgeni ha conseguenze sul normale ciclo ormonale, disturbando le fluttuazioni di altri ormoni come progesterone e estrogeni. Questo causa l’arresto della maturazione degli ovuli e di conseguenza le mancate mestruazioni.
  • Cause metaboliche: le persone affette dalla sindrome sono più propense a diventare insulino-resistenti, e di conseguenza, tendono a produrre livelli eccessivi di insulina.. Questo squilibrio metabolico può accentuare i sintomi già presenti (come mancanza di ovulazione ed elevati livelli di androgeni), creando un circolo vizioso.
  • Cause infiammatorie: è stato dimostrato che le persone con la sindrome sperimentano un’infiammazione costante di basso grado. Uno stato infiammatorio contribuisce non solo allo squilibrio ormonale ma anche metabolico.
  • Cause ambientali: una alimentazione non bilanciata e la mancanza di attività fisica possono inasprire l’intensità di alcuni sintomi. Specialmente date la cause metaboliche, avere uno stile di vita non bilanciato può inasprire la sintomatologia.

Come si ottiene una diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico?

Al giorno d’oggi, non esiste ancora un test diagnostico che possa determinare in modo rapido se una persona ha la sindrome dell’ovaio policistico. Il modo in cui la sindrome viene diagnostica è una combinazione di studio della storia clinica dellə pazientə ed esami. Esistono diverse linee guida adottate per la diagnosi della patologia. In Italia, una persona viene diagnosticata con la sindrome dell’ovaio policistico se presenta almeno due dei tre sintomi essenziali, che sono:

  • Menstruazioni assenti o irregolari
  • Elevati livelli di ormoni androgeni, come testosterone
  • Ovaie policistiche

Gli elevati livelli ormonali possono essere individuati attraverso un semplice esame del sangue, mentre la presenza di ovaie policistiche è determinata da un’ecografia transvaginale.

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Come si cura la sindrome dell'ovaio policistico?

Purtroppo, non esiste ancora un farmaco che risolva tutti i sintomi legati alla sindrome dell’ovaio policistico. Le terapie attuali si concentrano sull’alleviare i sintomi più intensi, in base alla sintomatologia di ogni paziente. In più, alcune terapie sono mirate a diminuire i rischi di sviluppare altre patologie legate alla sindrome. Data la diversità dei sintomi che possono manifestarsi, è importante avere un approccio personale e olistico nel trattamento della sindrome. Alcune terapie che sono state dimostrate efficaci contro la sintomatologia da sindrome dell’ovaio policistico includono terapie farmaceutiche, nutrizionali, psicologiche, cosmetiche e cambiamenti dello stile di vita.

La sindrome dell'ovaio policistico, se non trattata correttamente, può avere diverse conseguenze negative per la salute della persona. È collegata a un aumento del rischio per le seguenti patologie:

  • Ansia e depressione
  • Diabete
  • Malattie cardiovascolari
  • Apnee notturne
  • Tumore dell’endometrio

Considerando le ampie e gravi conseguenze associate a questa patologia, è fondamentale non sottovalutarla per prevenire possibili rischi per la salute a lungo termine.

Fonti

Primo piano di Luca Bello
Isabella Barale
Autrice
Biologa e scrittrice scientifica specializzata in salute riproduttiva
Primo piano di Luca Bello
Anita Fortunato
Revisione clinica
Ostetrica specializzata in salute sessuale e dolore genito-pelvico

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