Controllare non è sempre utile

Spesso abbiamo l’abitudine a controllare tutto: è utile farlo anche con i nostri pensieri ed emozioni?

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30 marzo 2025

Mondo esterno e mondo interno

Come esseri umani, abbiamo sviluppato capacità sorprendenti nel controllare l’ambiente che ci circonda. Spesso cerchiamo di dominare, invece che provare a vivere in sinergia con il resto del mondo, e pensiamo che questo sia quello che ci rende forti.

La natura ci sta dimostrando che questo approccio ha degli effetti drammatici sul pianeta e su noi esseri umani. La stessa cosa vale per il nostro mondo interiore, ovvero i pensieri, i sentimenti, i ricordi e le idee.

Non possiamo controllare tutto

Facciamo un esempio: quando i contenuti dei nostri pensieri non ci piacciono e suscitano in noi delle emozioni negative, questi pensieri vengono percepiti come intrusivi, come qualcosa da espellere. Solitamente, il primo tentativo per rapportarsi a questo tipo di pensieri è quello di volerli tenere lontani dalla mente, sforzandosi attivamente di controllarli in modo che non ci tocchino.  Ma la mente non funziona così.

Seguendo questo processo si ottiene esattamente il contrario di ciò che vorremmo: i pensieri, e le emozioni negative connesse a essi, diventano ancora più intensi e frequenti, fino a cristallizzarsi nella nostra mente.

Eppure proviamo a controllare i nostri pensieri anche quando capiamo che questa strategia non solo non è possibile, ma peggiora addirittura la situazione.

Si crea il più classico dei circoli viziosi: Non vuoi pensare a un determinato pensiero → Ti impegni a non pensarlo → Il pensiero si amplifica sempre di più.

L’esempio è quello classico: se ti diciamo di non pensare ad un elefante blu, la tua mente cosa fa? Disegna subito un elefante blu, e più ti sforzi di cancellarlo, più hai quest’immagine di un elefante blu in mente.

Ma non finisce qui: sentiamo che abbiamo fallito nella nostra missione di controllare i pensieri e quindi nasce dentro di noi un senso di frustrazione. In teoria, le nostre azioni avrebbero lo scopo di farci stare meglio, ma il tentativo di sopprimere i pensieri indesiderati diventa essenzialmente un’azione che facciamo intenzionalmente, ma che ci fa stare male.

E quindi, come bisogna agire?

Le emozioni, i pensieri e i comportamenti formano la nostra identità. Sono il nostro biglietto da visita nelle relazioni con le altre persone e la base per sviluppare un sentimento positivo verso di noi.

In altre parole, riusciamo a volerci bene e ad avere una buona opinione di noi solo se le nostre emozioni, i nostri pensieri e i nostri comportamenti ci risultano essere positivi. Come ottenere questo risultato?

Uno dei modi più utilizzati è appunto cercare d'indirizzarci verso una meta, uno scopo o un’immagine che consideriamo desiderabile ai nostri occhi e agli occhi delle altre persone. Per raggiungere questo ideale, sviluppiamo le nostre convinzioni su quali siano le emozioni che vanno bene e quali invece debbano essere evitate, quali siano i pensieri accettabili, che ci danno serenità, quali invece debbano essere tenuti lontano dalla nostra mente.

Spesso, però, questo metodo non è efficace.

C’è un’alternativa al controllo

L’alternativa a controllare il nostro mondo interiore è accettare che possiamo provare pensieri, emozioni e sensazioni che non desideriamo ma avvengono.

Accettazione può essere una parola ambigua, ma che si può tradurre con comprensione e osservazione.

Accettazione non significa quindi dover essere felici o non lamentarsi. Significa essere presenti e abbandonare la pretesa di cambiare ciò che non è modificabile per trovare strategie costruttive per convivere anche con emozioni difficili e pensieri scomodi.

È possibile “allenarsi” alla pratica dell’accettazione attraverso brevi pratiche che ci aiutano a rallentare, per far sì che i nostri pensieri e le nostre emozioni ricevano un’attenzione e un ascolto più consapevole.

Nelle prossime sessioni scoprirai che lasciar andare il controllo sulla nostra mente non è un qualcosa di pericoloso, e che possiamo sentirci al sicuro anche quando proviamo emozioni difficili da gestire. Cercheremo anche di capire cosa possono dirci su di noi e sui nostri bisogni più profondi.

Non ti preoccupare. Anche se ti sembra tutto un po’ astratto, ti guideremo noi in ogni passo.