Neuropatia del pudendo

Dolore persistente nell’area genito-pelvica causato da danno o malfunzionamento del nervo pudendo.

Una persona su 100 vive con la neuropatia del pudendo

Questo significa 589.900 persone, soltanto in Italia.

Fonte: Leslie et al., 2024

Cos’è la neuropatia del pudendo?

La neuropatia del pudendo si verifica quando il nervo pudendo, responsabile della trasmissione delle sensazioni e del controllo del movimento negli organi pelvici, subisce danni, lesioni, o viene compresso. Si tratta di una condizione di dolore neuropatico cronico. Data la posizione del nervo pudendo nella pelvi, questa patologia ha conseguenze sulla funzionalità di vescica, intestino e soprattutto degli organi riproduttivi.

Le persone affette possono essere sia di sesso maschile che femminile, anche se l’incidenza è più alta in persone assegnate femmine alla nascita. La diffusione della patologia è stimata essere di una persona su 100.000. Si pensa però che dati nel genere siano sottostimanti e che la popolazione affetta sia più ampia.

La neuropatia del pudendo tende a essere una patologia poco conosciuta, anche da figure medico-sanitarie, e di conseguenza poco diagnosticata e trattata in modo non adeguato. La patologia, e il suo corrispondente ritardo diagnostico, ha spesso impatto sulla qualità della vita delle persone affette, in particolare riguardo alla salute mentale e al benessere sessuale.

Quali sono i sintomi della neuropatia del pudendo?

I sintomi che caratterizzano la neuropatia del pudendo includono:

  • Dolore pelvico cronico
  • Bruciore, formicolio o intorpidimento nell'area pelvica, tipicamente avvertito nell'area del retto, dei genitali e del perineo (area tra l'ano e i genitali)
  • Dolore alla schiena o alle gambe
  • Minzione frequente e difficoltà a svuotare la vescica
  • Defecazione dolorosa e difficoltà a svuotare il retto
  • Dolore all’ingresso della vagina, come un taglio o un bruciore
  • Dolore durante i rapporti

Questi sintomi tendono a peggiorare stando seduti, specialmente se per molto tempo e migliorano invece in posizione eretta o sdraiata. Generalmente, i sintomi da neuropatia del pudendo sono più lievi durante la mattina e diventano più severi con il passare della giornata. La neuropatia del pudendo può essere confusa con altre patologie, come vulvodinia o fibromialgia, data la similitudine della sintomatologia.

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Quali sono le cause della neuropatia del pudendo?

Nella maggior parte dei casi di neuropatia del pudendo, la causa del dolore è la compressione del nervo pudendo. Essa può essere congenita, quindi presente sin dalla nascita, oppure acquisita. La compressione del nervo pudendo può avvenire per diversi motivi, che includono:

  • Traumi fisici, che possono includere cadute, incidenti e interventi chirurgici
  • Lesioni da parto
  • Posture specifiche, soprattutto legate alla posizione seduta
  • Costipazione cronica
  • Malattie sistemiche o neuropatie autoimmuni

Se non trattati, i sintomi possono trasformarsi da lievi e localizzati a intensi e diffusi. È importante quindi capire quale sia la fonte della sintomatologia, non solo per fare una diagnosi corretta ma anche per affrontare la terapia adatta ed evitare un peggioramento del quadro clinico.

Come si ottiene una diagnosi per la neuropatia del pudendo?

Al giorno d’oggi non esiste un esame o un marcatore specifico per diagnosticare la neuropatia del pudendo. La figura medica dovrà quindi fare una diagnosi differenziale, partendo da un’attenta anamnesi della sintomatologia della persone affetta. Esistono dei criteri per valutare la sintomatologia e alcuni esami che devono essere effettuati:

  • Esame visivo della zona genitale, per escludere presenza di lesioni
  • Palpazione fisica della zona pelvica, per comprendere lo stato di salute del nervo pudendo e della muscolatura del pavimento pelvico
  • Risonanza magnetica, per escludere altre patologie
  • Elettromiografia del nervo pudendo
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Come si cura la neuropatia del pudendo?

Data la complessità della neuropatia del pudendo, le cure tendono a essere multidisciplinari, ovvero a includere terapia differenti per migliorare diversi aspetti della propria sintomatologia e quindi migliorare la qualità della vita.

Cure più conservative possono iniziare da consigli pratici da attuare nella propria vita quotidiana: usare un cuscino quando si sta seduti per tanto tempo, ridurre il tempo trascorso in posizione seduta o lavorare a un tavolo che permette di stare in piedi, imparare tecniche di rilassamento muscolare e respirazione diaframmatica ecc. Esistono, in base all'intensità del caso, anche approcci farmacologici e terapeutici diversi:

  • Terapie farmacologiche, con farmaci antidepressivi o antiepilettici
  • Riabilitazione del pavimento pelvico, con esercizi manuali o con l’utilizzo di apparecchiature tecniche
  • Psicoterapia, per gestire gli effetti sulla salute mentale del dolore
  • Interventi chirurgici per decomprimere il nervo pudendo
  • Infiltrazioni locali con effetto temporaneo

Fonti

Primo piano di Luca Bello
Isabella Barale
Autrice
Biologa e scrittrice scientifica specializzata in salute riproduttiva
Primo piano di Luca Bello
Anita Fortunato
Revisione clinica
Ostetrica specializzata in salute sessuale e dolore genito-pelvico
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Domande frequenti

Che sintomi dà il nervo pudendo?

Quando il nervo pudendo è infiammato o compresso, può causare dolore pelvico cronico, bruciore, formicolio o intorpidimento nella zona del perineo, dei genitali o dell’ano. I sintomi peggiorano da seduti e possono includere anche difficoltà urinarie, dolore durante i rapporti o defecazione dolorosa.

Quali esami devo fare per la neuropatia del pudendo?

Non esiste un singolo test per diagnosticare la neuropatia del pudendo. Gli esami più utili includono una visita ginecologica o urologica con valutazione manuale del pavimento pelvico, esami visivi della zona, risonanza magnetica per escludere altre patologie e un’accurata anamnesi dei sintomi.

Come si guarisce dalla neuropatia del pudendo?

La guarigione richiede un approccio personalizzato. I trattamenti includono terapie farmacologiche, fisioterapia del pavimento pelvico, psicoterapia per gestire il dolore cronico e, nei casi gravi, interventi chirurgici di decompressione del nervo. Anche modificare abitudini quotidiane, come stare meno seduti, può aiutare.

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