Cos’è la vaginite?
La vaginite è un’infiammazione della vagina, che può essere causata da agenti diversi. Può estendersi anche alla vulva, e in questo caso si parla di vulvovaginite. Il termine vaginite è ampio e racchiude patologie differenti che vanno trattate con approcci diversi.
È difficile stimare quante persone vengono afflitte dalla vaginite, visto l’ampiezza del termine. Sappiamo però che la vaginite batterica, che è solo una tipologia, affligge dal 23 al 29% della popolazione femminile. Inoltre si stima che la maggior parte delle donne soffre di vaginite almeno una volta nella propria vita.
Che sintomi causa la vaginite?
La vaginite può manifestare sintomi differenti, in base all’agente che la causa. In generale, i sintomi comuni includono:
- Secrezioni vaginali insolite, trovi una guida qui
- Prurito
- Bruciore
- Rossore della vulva
- Secchezza vaginale
- Dolore durante la minzione
- Dolore e pesantezza pelvica
- Dolore durante i rapporti
Le vaginiti, se trattate correttamente, si possono risolvere in un paio di settimane. Nonostante ciò, alcuni tipi di vaginite possono essere ricorrenti, presentandosi frequentemente nonostante esse vengano trattate, o croniche, causate da un’infiammazione a lunga durata. In questi casi, è importante capire l'agente che le causa per vare un piano terapeutico adatto, risolvendo la sintomatologia ed evitando una cronicizzazione del caso.
Quali sono le cause della vaginite?
La vaginite può essere causata da diversi agenti. Questo determina la tipologia di sintomi che si manifestano. Le cause delle vaginite possono essere:
- Batteri, e quindi si parla di vaginite (o vaginosi) batterica. È causata da uno squilibrio della flora vaginale, a causa di un crescita anomala di alcuni batteri. Può essere acuta, nel cui caso si parla di vaginite aerobia. Questa è tipicamente causata da batteri di origine intestinale (come ad esempio escherichia coli, streptococco, enterococco ecc..). Quando invece il problema diventa cronico si parla di vaginosi batterica.
- Candida, nel caso in cui si parla di candidosi vaginale. Anche in questo caso si tratta di uno squilibrio della flora vaginale, in cui il fungo Candida cresce a livelli anomali.
- Tricomoniasi, un parassita che viene trasmesso attraverso i rapporti sessuali non protetti.
- Ormoni, come nel caso della vaginite atrofica. È causata da una carenza di estrogeni.
- Prodotti irritanti e allergeni, che possono essere introdotti in vagina nelle pratiche di igiene quotidiane.
- Generale stato di infiammazione, che può avere causa autoimmune.
Come si diagnostica la vaginite?
In presenza dei sintomi menzionati, è importante effettuare una visita ginecologica. Già da un analisi dei sintomi e delle abitudini igieniche, lə ginecologə può avere un’idea di cosa possa causare la vaginite. Nonostante ciò, per confermare l’identità della vaginite, la prescrizione di esami è necessaria. Questi esami possono includere il tampone vaginale batteriologico o lo screening delle infezioni sessualmente trasmissibili.
Come si cura la vaginite?
Il trattamento di cura per risolvere un caso di vaginite cambia in base alla causa dell’irritazione.
- Vaginosi batterica: si cura con l’uso di antibiotici, solitamente metronidazolo o clindamicina, assunti per via orale o per via vaginale. In associazione vengono spesso prescritti integratori per ripristinare una flora batterica vaginale sana.
- Vaginite aerobia: si cura con l’uso di ovuli locali disinfettanti e un’attenta valutazione della salute intestinale. In associazione vengono spesso prescritti integratori per ripristinare una flora batterica vaginale sana.
- Vaginite da candida: si cura con farmaci antifungini, quali azoli o fluconazolo, assunti per via vaginale o per bocca.
- Vaginite da tricomoniasi: si cura con farmaci come metronidazolo o tinidazolo. E’ un'infezione a trasmissione sessuale, quindi è necessario trattare anche partner!
- Vaginite atrofica: si cura con una terapia ormonale, assunta per via orale o anche in modo più locale sulla vulva e/o vagina. A volte vengono anche consigliati rimedi naturali e integratori.
In generale, mantenere una buona igiene, evitare l’uso di agenti irritanti e migliorare la salute intestinale, possono essere delle abitudini da implementare nel caso di vaginite, soprattutto se recidive.
Fonti